Bernate Ticino

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Bernate Ticino
comune
Bernate Ticino – Stemma
Bernate Ticino – Bandiera
Bernate Ticino – Veduta
Bernate Ticino – Veduta
La chiesa e la canonica di Bernate Ticino
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lombardia
Città metropolitana Milano
Amministrazione
SindacoMariapia Colombo (lista civica Bernate e Casate in comune) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate45°29′N 8°49′E / 45.483333°N 8.816667°E45.483333; 8.816667 (Bernate Ticino)
Altitudine130 m s.l.m.
Superficie12,16 km²
Abitanti2 978[2] (31-12-2021)
Densità244,9 ab./km²
FrazioniCasate[1]
Località: Rubone
Comuni confinantiBoffalora sopra Ticino, Cuggiono, Galliate (NO), Marcallo con Casone, Mesero, Romentino (NO), Trecate (NO)
Altre informazioni
Cod. postale20010
Prefisso02
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT015019
Cod. catastaleA804
TargaMI
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 673 GG[4]
Nome abitantibernatesi
Patronosan Giorgio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Bernate Ticino
Bernate Ticino
Bernate Ticino – Mappa
Bernate Ticino – Mappa
Posizione del comune di Bernate Ticino nella città metropolitana di Milano
Sito istituzionale

Bernate Ticino (AFI: /berˈnate tiˈʧino/[5]; Bernaa in dialetto milanese, AFI: [berˈnɑː], Barnaa nella parlata locale, AFI: [barˈnɑː][6]) è un comune italiano di 2 978 abitanti[2] della città metropolitana di Milano in Lombardia. Il paese è attraversato nella sua parte centrale dal Naviglio Grande e al confine ovest dal Ticino.

Geografia fisica[edit | edit source]

Territorio[edit | edit source]

Bernate è situata ad est del fiume Ticino ed a ovest di Milano, capoluogo di Provincia, da cui dista circa 30 chilometri. Confina: a nord con Cuggiono (tramite la frazione di Casate), a est con Mesero e con Marcallo con Casone, a sud con Boffalora sopra Ticino ed a ovest col territorio piemontese del comune di Romentino.[7][8][9]

Il paese è diviso in due aree distinte: una centro-occidentale, contenente il centro cittadino ma caratterizzata da insediamenti meno fitti e con presenza di vegetazione boschiva che si protrae sino al Parco del Ticino, e una orientale dalla maggiore presenza urbanizzata. Le due zone sono sostanzialmente separate dal Naviglio Grande, e sono collegate tramite uno storico ponte seicentesco. La zona industriale è raccolta in una vasta area sul lato est dell'abitato, al confine col comune di Boffalora sopra Ticino.

Geologia e idrografia[edit | edit source]

Fotografia panoramica del Naviglio Grande nel territorio di Bernate Ticino, in località Rubone

Morfologicamente, il territorio di Bernate Ticino è caratterizzato dall'ambiente tipico della pianura padana ma è articolato tra alture, aree discendenti in corrispondenza delle rive dei corsi d'acqua ed aree paludose. L'altitudine media è di 130 m s.m.l..

Aspetto caratteristico dell'idrografia di Bernate Ticino è la presenza del Naviglio Grande e del fiume Ticino nella parte più ad ovest del comune.

Bernate Ticino fa inoltre parte del Polo dei Navigli istituito dalla Provincia di Milano.

Sismologia[edit | edit source]

Dal punto di vista sismico Bernate Ticino presenta un rischio molto basso ed è stata classificata come il comune zona 4[10] (bassa sismicità) dalla protezione civile nazionale.

Clima[edit | edit source]

Il clima è quello caratteristico delle pianure settentrionali italiane con inverni freddi e abbastanza rigidi ed estati che risentono di elevate temperature; la piovosità si concentra principalmente in autunno e in primavera. Il paese appartiene alla zona climatica E.

Mese Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 5813172126282824181166,31727,317,717,1
T. min. media (°C) −3−225101315151272−2−2,35,714,376,2
Precipitazioni (mm) 597395104127825585721108350182326222265995
Umidità relativa media (%) 83807376757475757681848482,374,774,780,378
Vento (direzione-m/s) NO
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2
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N
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Origini del nome[edit | edit source]

L'etimologia del nome di Bernate Ticino è ad oggi incerta. Secondo alcuni studi, il nome deriverebbe dal latino prunetum inteso come luogo di coltivazione di prugne, trasformatosi poi col tardo latino nel suffisso brunetum. Secondo altre fonti il nome sarebbe da ricondurre al nome proprio latino Berinus.[11] Secondo altra ipotesi, il nome deriverebbe da Castrum Brinati (IV secolo d.C.), nome romano di una zona fortificata, a presidio di un porto sul fiume Ticino.

Storia[edit | edit source]

Età romana[edit | edit source]

Scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia nel 2005 hanno messo in luce una necropoli costituita da dodici tombe ad inumazione di età tardoromana e da una sepoltura del I secolo a.C.. L'analisi dei reperti suggerisce che la piccola comunità dovesse avere un'economia basata sull'agricoltura e il commercio. Data la buona qualità dei materiali rinvenuti è possibile supporre che gli abitanti dovessero godere di una certa agiatezza.

Il Medioevo[edit | edit source]

Il ponte seicentesco sul Naviglio Grande a Bernate Ticino

Il comune di Bernate fu in passato nel territorio della provincia di Pavia, ma al tempo del catasto di Maria Teresa d'Austria faceva parte della pieve di Corbetta nel territorio del Ducato di Milano. Verso la metà del Settecento, comprendeva anche le località di Casate (attuale frazione) e Rubone. Nel Medioevo Bernate veniva chiamato Brinate come appare da una carta del 1045, ricordata da Giorgio Giulini[12] in cui Enrico III conferma ai monaci di S. Dionigi a Milano la badia con la chiesa di S. Maria in Solariolo e alcune terre. Ebbe rinomanza in quei secoli il castello e se ne trova menzione in una carta del 1098 contenente una vendita che Algerio figlio del fu Vallone del luogo di Brinate aveva fatto ad Ariberto prete per 40 libbre di denari. In tale vendita aveva egli compreso tutte le sue case beni e diritti che possedeva in Inveruno e Trecate e nel luogo di Bernate eccettuato il castello. Il Giulini ci tramanda anche un successivo documento: è il testamento che il prete Ariberto compratore dei fondi suddetti, fa alcuni mesi dopo (gennaio 1099). In esso si dice che lasciò usufruttuaria di tutti quei beni la madre del defunto Algerio, che si chiamava Otta, fino alla di lei morte. Della proprietà dei beni stessi, escluso il porto della riva del fiume Ticino, ne fece due parti: «la prima ordinò che fosse di quella porzione della chiesa di San Giorgio di Bernate che apparteneva al monastero di San Vincenzo di Milano, e la seconda fosse delle altre porzioni della stessa chiesa che non erano soggette a iuspatronato di alcuna persona». A questo periodo risalgono le prime notizie relative alla famiglia Crivelli. È infatti nell'anno 1150 che Giovanni del monastero di S. Ambrogio investì Domenico, Pietro, Pastore e Gualla Crivelli delle rive, ghiaie e boschi che sono nei territori di Brinasca (altrimenti Bernate) e Cusionno (Cuggiono). L'autorità della famiglia Crivelli si ingrandì quindi a due feudi. Fu nel 1186, quando sul soglio pontificio sedeva col nome di Urbano III Uberto Crivelli che ebbe luogo la fondazione della canonica regolare presso la chiesa di San Giorgio. Al 25 novembre 1186 Urbano III con una bolla si rivolgeva al prevosto e ai canonici regolari di S. Maria di Crescenzago e, dopo aver esposto che la chiesa di San Giorgio di Brinate, fondata su un terreno paterno si trovava priva di beni e sprovveduta di possessioni, assegnava alla chiesa di San Giorgio i beni comprati dalle monache di Caronno eccettuato il porto e la ghiaia del Ticino e quelli che aveva comprato dai monaci di San Vincenzo o dai militi di Arconate o da quelli di Dugnano. Con tanta abbondanza di beni il pontefice fondò presso la chiesa di Bernate la congregazione canonicale secondo la regola di Sant'Agostino. Gian Galeazzo Visconti lasciò molti fondi agricoli di Bernate alla Certosa di Pavia[13].

Dall'epoca moderna ad oggi[edit | edit source]

Nel 1786 il comune di Bernate fu inserito nella provincia di Pavia. In età napoleonica il comune fu aggregato a quello di Boffalora per poi essere reso nuovamente indipendente sotto gli austriaci.

Sino al 1862 il comune mantenne la denominazione di Bernate e successivamente assunse quella di Bernate Ticino con R.D. 14 dicembre 1862, n. 1059.

In tempi più recenti, il borgo è comparso nel film L'albero degli zoccoli del 1978 del regista Ermanno Olmi dove, in una ripresa lungo il Naviglio Grande si vede chiaramente la cupola della chiesa parrocchiale ed il campanile medievale.

Simboli[edit | edit source]

Stemma

«D'oro, al portico, sostenuto da quattro colonne di rosso, murato di nero, fondato su una campagna di verde, alla lettera maiuscola "B" di nero, posta fra le due colonne centrali; col capo d'azzurro, al crivello d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.[14]»

Lo stemma comunale di Bernate Ticino è stato concesso con R.D. del 23 febbraio 1931.[15] Lo stemma è descrittivo della realtà storica del paese: nella parte superiore, il crivello è un chiaro rimando alla famiglia dei Crivelli che fu feudataria di queste terre e qui tenne molti possedimenti storici. Da questa stessa famiglia proveniva papa Urbano III che nel 1186, come si è visto, istituì l'importante canonicato della locale chiesa parrocchiale di San Giorgio. Il colonnato rosso, invece, fa riferimento al colonnato di un'antica chiesa dei canonici regolari lateranensi, i cui resti sono tuttora visibili sul territorio del comune [16], mentre la lettera B posta tra le colonne allude al nome del paese.

Gonfalone

«Drappo d'argento, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dello stemma con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo e i cordoni sono argentati. L'asta verticale è ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.»

Bandiera

«Drappo rettangolare, d'argento, recante al centro lo stemma cittadino e sopra la scritta, in nero, COMUNE DI BERNATE TICINO.»

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Architetture religiose[edit | edit source]

Chiesa prepositurale di San Giorgio[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di San Giorgio Martire (Bernate Ticino).
Il capitolo[edit | edit source]
Il frontone del portale della chiesa di San Giorgio a Bernate Ticino

Come si è detto, le origini e l'istituzione del canonicato parrocchiale a Bernate Ticino risalgono al 1186 quando papa Urbano III concesse agli agostiniani di insediarsi come autorità ecclesiastica in paese. Fu il pontefice stesso ad erigere in quello stesso anno la prepositura legata alla chiesa, slegata completamente dalle vicine pievi di Corbetta e Dairago, sottoposta unicamente alla Santa Sede di Roma, garantendo ai canonici anche la dignità di Canonici Lateranensi e confermando anche con la stessa bolla il patronato della chiesa alla famiglia Crivelli a cui Urbano III apparteneva.

La chiesa rimase ai canonici di Crescenzago sino al 1498, anno in cui venne assegnata in commenda ad Antonio Stanga, con una bolla siglata da papa Alessandro VI, nella quale si fa anche cenno alla costruzione della nuova chiesa, lavori di ampliamento necessari per poter ospitare più comodamente il nuovo prevosto e la capienza di 14 canonici. La famiglia Stanga contribuì sicuramente alle spese di costruzioni, compiendo anche una donazione a favore della chiesa pari a 50 pertiche milanesi di terreno.

In epoche successive la famiglia Stanga, rinunciò definitivamente alla commenda sulla chiesa parrocchiale e con bolla pontificia del 1511 la canonica venne affidata ad una congregazione lateranense. Nel 1512, Tommaso Crivelli, erede di Urbano III, rifacendosi proprio al diritto di iuspatronato invocato dal suo antenato nel 1186, vendette tutti i possedimenti della chiesa, raggiungendo un accordo coi canonici romani solo nel 1523, accordo secondo il quale i Crivelli avrebbero beneficiato di un terzo dei beni ecclesiastici della chiesa, con l'obbligo però di costruire a circa un miglio di distanza dalla canonica un'altra chiesa col titolo di Santa Maria della Pace.

Il capitolo della chiesa venne soppresso nel 1772 sotto la giurisdizione del giuseppinismo, con una valutazione in 5.000 pertiche di terreno del patrimonio della prepositura.

La chiesa[edit | edit source]
La parrocchia di San Giorgio a Bernate Ticino, vista laterale

La chiesa di San Giorgio si presenta in stile seicentesco[17] ed è il frutto di numerosi restauri che l'hanno interessata nel corso dei secoli, consentendole peraltro di inglobare i resti della struttura più antica preesistente. La ricostruzione venne voluta da don Desiderio Tirone nel 1582, affidandone la costruzione «…ai maestri di muro Bernardo e Giacomo Mottello di Lonate…», sulla base di un progetto dell'architetto Martino Bassi.

Il campanile romanico, snello e corredato da bifore e da piccoli archi, si staglia sovrastante sulle campagne circostanti la collegiata e ospita un imponente concerto di 8 campane, intonate in La2 maggiore. L'intero concerto, che si conserva ancora oggi originale, è stato fuso dalla fonderia Barigozzi di Milano nel 1925 ed è posto su due piani: le tre campane più piccole (La3, Sol#3 e Fa#3) si trovano collocate al piano inferiore, mentre nella cella superiore sono collocate le 5 campane maggiori (Mi3 in alto, Re3, Do#3, Si2 e La2 sui finestroni).

Il campanone, con il suo diametro di 1,7 metri è una delle campane più pesanti dell'intera Diocesi di Milano.

Rimarchevole e suggestiva è la cripta duecentesca sottostante la chiesa che riporta ancora le rifiniture originali dell'antica chiesa di stile romanico, contraddistinta da volte a crociera in mattoni a vista. Parte di questa antica struttura è anche un bassorilievo di marmo realizzato dai maestri campionesi, raffigurante la Madonna con un offerente inginocchiato, san Giorgio e san Giacomo.

Architetture civili[edit | edit source]

Palazzo Visconti[edit | edit source]

Palazzo Visconti, sul fianco della canonica

Palazzo Visconti costituisce la parte residenziale del complesso legato alla chiesa, e viene detto anche "Castello" per via delle sue forme che ricordano molto il vicino castello di Cusago. La struttura risale al quattrocento[17] e dispone di una pianta quadrata a cortile chiuso oltre ad una grande loggia aperta in direzione del Naviglio Grande che scorre non lontano. All'interno è adornato con splendidi soffitti a cassettoni d'epoca, oltre a numerose decorazioni murarie a graffito e pregiati camini scolpiti. L'esterno è scandito da preziose finestre ad arco rivestite in cotto, mentre la facciata è contraddistinta dalle tipiche decorazioni a losanga realizzate a graffito su intonaco, che si possono riscontrare in molte altre costruzione della zona, risalenti alla medesima epoca. La vicinanza con la chiesa e i documenti d'archivio pervenutici, fanno pensare oggi che la struttura possa essere stata utilizzata come sede canonicale affidata ai religiosi locali unitamente alla gestione della chiesa parrocchiale.

Altro[edit | edit source]

Nei pressi di Palazzo Visconti[18] e del Naviglio[19] sono visibili alcuni antichi edifici rurali, tra i quali spicca una casa sulla cui facciata è presente una santella raffigurante una Deposizione[19].

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Nel 1771, gli abitanti di Bernate Ticino risultavano essere 832 in totale, saliti a 860 in epoca napoleonica nel 1805. Nel 1853, gli abitanti risultavano essere 1373.[20]

Abitanti censiti[21]

Etnie e minoranze straniere[edit | edit source]

Secondo i dati ISTAT al 1º gennaio 2022 la popolazione straniera residente era di 140 persone, costituenti il 4,7% della popolazione totale.[22] Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente sono:

Nei dati ufficiali non sono considerati gli stranieri irregolari. Secondo i dati dell'ultimo censimento (2021) la popolazione straniera di Bernate Ticino è aumentata dello 0.4% rispetto al censimento precedente.

Economia[edit | edit source]

A Bernate Ticino nel 2021 risultava occupato il 94.1% dei residenti in età lavorativa.[23]

Amministrazione[edit | edit source]

Sindaci durante il Regno d'Italia[edit | edit source]

nome carica dal al partito anno e luogo di nascita anno e luogo di morte note
...
Gaspare Pallavicino sindaco 1880 1887 Destra storica 11 agosto 1802, Milano 13 gennaio 1887, Bernate Ticino
...
Alessandro Bruschetti sindaco ? 1895 Destra storica ? 1895, Bernate Ticino Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
Ambrogio Bigatti sindaco 1895 ? Destra storica ? ? Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia

Sindaci durante la Repubblica Italiana[edit | edit source]

nome carica dal al partito anno e luogo di nascita anno e luogo di morte note
Giancarlo Barni sindaco 1974 1999 Partito Socialista Italiano Bernate Ticino, 30 marzo 1945 Magenta, 18 febbraio 2013
Lucio Ferrè sindaco giugno 1999 2004 [Lista Civica]
Giancarlo Barni sindaco ?; 2004 ?; 2009 [Lista Civica] Bernate Ticino, 30 marzo 1945 Magenta, 18 febbraio 2013
Osvaldo Chiaramonte sindaco 2009; 2014 2014; 2019 Il Popolo della Libertà-Lega Nord Trapani, 21-10-1944
Mariapia Colombo sindaco 2019 in carica Il Popolo della Libertà-Lega Nord Bernate Ticino, 07/11/1957

Galleria d'immagini[edit | edit source]

Note[edit | edit source]

  1. ^ Comune di Bernate Ticino, Statuto (PDF).
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Dizionario di pronuncia italiana online - Bernate, su dipionline.it. URL consultato il 13 marzo 2022.
  6. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 74, ISBN 88-11-30500-4.
  7. ^ Gustavo Chiesi, Provincia di Milano, 1894.
  8. ^ Touring Club Italiano, 1904.
  9. ^ Touring Club Italiano, 1999.
  10. ^ Rischio sismico per provincia su protezionecivile.it Archiviato il 18 aprile 2009 in Internet Archive..
  11. ^ Bernate Ticino storia e arte, su milanofree.it. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2018).
  12. ^ Giorgio Giulini, Memorie spettanti alla storia, al governo, ed alla descrizione della Città e della campagna di Milano nei Secoli Bassi, vol. III, Milano, 1760-65, p. 427.
  13. ^ Monastero di Santa Maria delle Grazie, 1396 - 1782, su Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali. URL consultato il 27 settembre 2021.
  14. ^ Stemma Comune di Bernate Ticino, su comuni-italiani.it.
  15. ^ Bernate Ticino, su Archivio centrale dello Stato.
  16. ^ Comune di Bernate Ticino, su Città metropolitana di Milano.
  17. ^ a b Pifferi, foto 48, disascalia.
  18. ^ Pifferi, foto 49, disascalia.
  19. ^ a b Pifferi, foto 51, disascalia.
  20. ^ Dati derivati dall'Archivio Parrocchiale di Bernate Ticino.
  21. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
  22. ^ Dati ISTAT
  23. ^ Dati ISTAT

Bibliografia[edit | edit source]

  • Enzo Pifferi, Laura Tettamanzi e Emilio Magni, Da Milano lungo i Navigli, Como, Editrice E.P.I., 1987.

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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